“È un’epoca straordinaria, questa – ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci – Le innovazioni in sanità rendono la medicina sempre più affidabile e precisa. Ma le innovazioni devono essere al servizio dell’equità, permettere l’accesso delle cure a tutti”. Marco Trabucco Aurilio, presidente della Fondazione Mesit ha fornito un dato che fa riflettere: “Grazie all’innovazione negli ultimi 20 anni la mortalità dei cinque tipi più diffusi di tumore (mammella, pancreas, polmone, colon-retto, prostata) è calata del 28 per cento”.
Da una parte, Intelligenza artificiale, telemedicina, terapie personalizzate. Dall’altra, la crescita delle malattie più diffuse: in Italia nel 2024 il diabete è passato dal 4,8 per cento sulla popolazione nel 2009 al 6,2 nel 2023, le cardiopatie da 3,7 al 4,2, l’obesità dal 10,3 al l’11,8, tanto da poter essere definita “la nuova epidemia”. Malattie che hanno spesso un’origine sociale, dipendono dal contesto: istruzione, reddito, lavoro, relazioni.
La chiave della sanità mondiale, dunque, è una: far incontrare le enormi innovazioni in atto con i disagi della popolazione più bisognosa. In Italia il 10 per cento dei cittadini nel 2024 ha rinunciato ad almeno una prestazione sanitaria. La medicina fa passi da gigante, ma le principali cause di morte nel mondo (cardiopatie, cancro, diabete, malattie respiratorie) sono dovute spesso a urbanizzazione, povertà, disuguaglianze, bassa scolarità, difficoltà di accesso ai servizi.
Si approfondiscono questi temi nell’evento, promosso dalla Fondazione Mesit (Medicina Sociale e Innovazione Tecnologica) in collaborazione con CEIS-EEHTA (Centre for Economic and International Studies: Economic Evaluation and HTA, Università degli Studi di Roma Tor Vergata), ALTEMS (Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma) e il Centro di Ricerca Interdipartimentale “Innovazione & Salute” (Università Roma Tre) e realizzato con il contributo non condizionato di Sanofi e Gilead, a palazzo Brancaccio a Roma il 3 e 4 giugno. “L’innovazione sanitaria -si legge nel Report ‘Innovation Starting Point: prospettive passate e future in sanità’, realizzato da Mesit e dalle università partner- può avere un ruolo fondamentale se guidata da una governance pubblica attenta ai bisogni delle persone. Le tecnologie se ben dirette possono ridurre le disuguaglianze, se adottate in modo diseguale possono ampliarle”. Ha ricordato Trabucco Aurilio: “Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità chi nasce in un contesto favorevole può vivere 33 anni in più rispetto a chi nasce in condizioni di svantaggio”. E monsignor Emilio Nappa, Segretario del Governatorato del Vaticano: “Mi auguro che la sanità sia pensata a partire da chi ha meno, per raggiungere tutti”. Il ministro Schillaci ha ricordato che sono state ordinate e in parte consegnate 3000 nuove apparecchiature di avanguardia alle strutture sanitarie, che sono stati avviati il potenziamento della medicina territoriale e il provvedimento per sfoltire le liste d’attesa. Poi, “l’investimento più importante di tutti”, sul capitale umano.
Nel corso del convegno -110 i relatori- sono stati affrontati casi particolari, come quello della prevenzione dell’Hiv, che dal 2021 in Italia vede casi in aumento. Una prevenzione diffusa -dice il Report- può ridurre il tasso di infezione e portare a significativi risparmi. Nelle differenti sezioni si è parlato di cronicità e qualità della vita, delle risposte alle esigenze delle persone con disabilità, delle ultime scoperte della ricerca oncologica, dell’assistenza alle malattie rare, della prevenzione e della vaccinazione.
Fra i partecipanti Tommaso Miele, Presidente aggiunto della Corte dei Conti, Maria Rosaria Campitello, Capo dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie del ministero della Salute, Francesco Saverio Mennini, Capo dipartimento della programmazione dei dispositivi medici, del farmaco e delle politiche in favore del servizio sanitario nazionale del ministero della Salute, Filippo Anelli, Presidente degli Ordini dei medici, Marcello Cattani, Presidente Farmindustria, Andrea Mandelli, Presidente degli Ordini dei farmacisti, Pierluigi Russo, Direttore tecnico-scientifico dell’Agenzia italiana del Farmaco, Annalisa Scopinaro, Presidente della Federazione italiana delle malattie rare.
Contestualmente all’evento, è stato presentato al pubblico Health Innovation Space, il primo meta-museo dell’innovazione sanitaria, con un’edizione speciale dedicata alla medicina sociale. Grazie a un approccio ibrido, fisico-digitale e alla realtà virtuale, lo spazio offre ai visitatori un’esperienza immersiva per conoscere la storia e il valore dell’innovazione sanitaria. Il meta-museo, che rimarrà accessibile online in modo permanente al link www.healthinnovationspace.it, è pensato per essere un luogo di sensibilizzazione e approfondimento in particolare per i più giovani.